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Con le Volkswagen, di solito, non si sbaglia e bastano pochi tocchi per ritagliarsi una posizione perfetta. In questo caso, il volante regolabile solo in altezza costringe a qualche piccolo compromesso: o si guida con lo sterzo un po' lontano e le gambe nella giusta posizione oppure ci si mette più "sotto", con le ginocchia più flesse del dovuto. In ogni caso, capiterà spesso di rivedere la posizione di guida: ogni volta che si ribaltano gli schienali per far salire qualcuno dietro, infatti, i sedili non tornano nella posizione iniziale. Ed è a quel punto che ci si ritrovo a studiare daccapo quale possa essere la migliore posizione di guida. In un pomeriggio di shopping in centro, ce n'è abbastanza per essere infastiditi persino se dietro non deve salire nessuno: il varco tra sedile e montante centrale è talmente stretto che lo schienale va ribaltato anche soltanto per appoggiare sacchetti e mercanzie varie. E ogni volta, appunto, si ricomincia daccapo con la posizione dell'intero sedile...
Fatta l'abitudine anche all'impossibilità di abbassare il finestrino destro dal posto guida (nel caso bisogna sdraiarsi fino a raggiungere l'interruttore sulla porta del passeggero), per il resto non c'è granchè di cui lamentarsi: il tasto dell'hazard è un po' piccolo, la manopola dei fari è difficile da trovare al buio (s'illumina solo a fanaleria accesa, quindi quando la si è già trovata), ma in fondo si tratta di dettagli su un'automobile di questa categoria, soprattutto se la si mette a confronto con le sue concorrenti, che magari costano qualche centinaio di euro in meno, ma che offrono una qualità costruttiva decisamente inferiore.
Sono davvero troppo piccole soltanto le indicazioni dell'orologio e del termometro, piazzate in alto a destra e ben visibili solo per chi ha 11 decimi.
In quattro, comunque, non si può immaginare di andare lontano, per lo meno con le valigie, per le quali lo spazio è quello che è. In realtà, 206 litri non sono malaccio (la Panda arriva a 220), ma la forma del vano non aiuta quand'è il momento di caricare: il bagagliaio va bene al massimo per la spesa settimanale, ma entra in crisi già quando si tenta di infilarci un passeggino. Ed è il dettaglio meno esaltante per la finitura: quel che c'è è realizzato con cura, ma le ampie zone di nuda lamiera verniciata si scontrano con lo sforzo di offrire un display un po' minimal, ma per nulla povero. Che è invece la filosofia alla quale è improntato l'abitacolo: si rinuncia a qualcosa (il già citato finestrino destro che non si può aprire dal posto guid...Read the whole post...
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